Tra parentesi. Incipit di una storia qualunque.
Tra parentesi. Incipit di una storia qualunque.
Gli piaceva quel suo modo tutto suo di inclinare la testa e sorridere. L’espressione che ne veniva fuori era un quadro da ricordare. Le gambe poi. Le gambe non erano belle, ma possedevano un movimento irregolare, tanto da ipnotizzare il suo sguardo. E la voce regalava profumo di arance.
Le piaceva quel suo sguardo un po’ cupo. L’alone di solitudine non la incupiva, perché sapeva essere una sua scelta, per tenere distanti i superficiali. E quelle mani che sempre cercavano, l’una nell’altra, qualcosa da fissare. Erano le dita, lunghe e disinvolte, a rapire l’attenzione di lei.
Due parentesi nel buio di un mattino come altri.
Non si conoscevano, e mai si conosceranno. Due parentesi nel buio di un mattino come altri.
È una storia. L’inizio di una storia che mi è nata nella testa. Da leggere nel tempo di un espresso. Per cogliere espressioni.