Idee di pancia.

Mi ritrovo spesso con la cartella “senza titolo” sulla scrivania piena di documenti di word. Tanti spunti su cui scrivere, approfondire, creare un nuovo post. Ma non mi basta. In ogni borsa sono conservate carta e matita. Per non perdermi nulla. So per certo di non essere la sola, in questo: Luisa Carrada dice lo stesso in un suo post. E così, ho pensato di condividere, non tanto delle regole, quanto quello che serve a me per poter scrivere.

Concentrazione

Che non significa solo arrovellarsi sul problema da risolvere o sulla tesi da sostenere. La maggior parte delle volte, la mia concentrazione è alle stelle quando fisso, senza motivo apparente, un punto fuori dalla finestra.

Curiosità

Leggere, leggere e leggere. Qualsiasi cosa. Le idee migliori sono nascoste anche dietro copertine patinate.

Improvvisazione

Scrivere e basta. E riempire la cartella “senza titolo” con tutto quello che reputo interessante e che credo potrà servirmi.

Documentarsi

Quando scrivo su un argomento spinoso o che conosco poco cerco informazioni, fonti e collegamenti. E’ importante sostenere bene le proprie tesi.

Controllo

Lasciare che il testo si riposi, prima di pubblicarlo. Controllare grammatica e ortografia e punteggiatura, come ricorda Lucia Conti. Insomma fare editing.

Scrivere con la pancia

E solo dopo usare la testa.

Tatiana Cazzaro
copywriter relazionale e communication strategist
Da bambina scrivevo sui muri. Oggi scrivo dappertutto. Mi occupo di scrittura, strategie di comunicazione e formazione. Aiuto le persone e le imprese (che sono fatte di persone) a scoprire un modo nuovo di comunicare e raccontarsi, che parte da chi vogliono diventare.
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