Fare è diverso dal saper fare.

Mi sono imbattuta in un post del blog di Domitilla Ferrari sul saper scrivere – bene.

La prima cosa che mi salta all’occhio è quando si parla dell’appiattimento del gusto: “siamo così tanto abituati al brutto che non ci stupiamo che il brutto chiami il brutto in una spirale verso il basso temo senza fine.”

Qualche giorno fa mi sono sentita dire che ho gusti raffinati, ma ad essere troppo raffinati non paga, perché poco vicini alla gente.

No, non sono d’accordo. Credo fermamente che scrivere bene, creare con gusto, competenza e attenzione, in qualsiasi campo, sia fondamentale. Non voglio cadere nella trappola del tanto la gente non apprezza.

Al di là della scrittura che è parte integrante del mio lavoro, vorrei applicare la lista di Domitilla Ferrari, che condivido totalmente, ad ogni ambito: in ogni attività, lavoro o passione esiste una grammatica, una trama coerente, un’idea da sviluppare, una documentazione da studiare e un inaspettato finale da cercare.

Qui, la lista di Domitilla Ferrari, che ringrazio.

1.  non basta saper scrivere in italiano corretto, con la punteggiatura e le accentate giuste per dire di saper scrivere;
2. la trama è importante, ma più importante della trama è la coerenza;
3. avere un’idea non significa saperla sviluppare;
4. si impara a scrivere bene leggendo cose scritte bene;
5. scrivere una storia vuol dire portare con sé il lettore (anche in posti in cui l’autore non è mai stato).

 

Tatiana Cazzaro
copywriter relazionale e communication strategist
Da bambina scrivevo sui muri. Oggi scrivo dappertutto. Mi occupo di scrittura, strategie di comunicazione e formazione. Aiuto le persone e le imprese (che sono fatte di persone) a scoprire un modo nuovo di comunicare e raccontarsi, che parte da chi vogliono diventare.
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