I’m sorry.
Dell’importanza di dire “mi dispiace”.
Ne ho parlato con una persona qualche giorno fa. Ne parla benissimo Luisa Carrada, sul suo Blog.
È una faccenda delicata, ma importante.
Mi è successo, per fortuna pochissime volte, di dover comunicare a un cliente un errore. Succede, purtroppo. E quando accade ti senti distrutto perché quel cliente ha riposto in te e al tuo lavoro fiducia.
Controlli e ricontrolli e nonostante tutto quell’errore scappa. Si nasconde dietro la fretta, a volte dietro la distrazione. A volte, non dipende nemmeno da te, ma da altri. Non importa se la colpa non è nemmeno tutta tua. Quel cliente è arrabbiato perché si è rivolto a te. E non importa di chi sia l’errore: lui ti ha parlato, si è fidato, si è affidato ed è stato danneggiato. E si è arrabbiato.
Chiedere scusa, onestamente. Che siate imprese, persone oppure organizzazioni non importa.
Credo sia davvero importante, per ristabilire quella fiducia che sta barcollando tra te e il tuo cliente. Magari ci vorrà del tempo, ma è fondamentale farlo: ammettere le proprie sconfitte e rialzarsi.
Ammettiamo i nostri errori e cerchiamo di imparare da essi. Perché non c’è niente di peggio di non voler migliorare.
Fonte immagine: Pinterest
IL MiNI LESSICO DELLA GENTILEZZA E L’ETICA DELLA MESSA IN PRATICA DEL SENSO CIVICO
Non facciamo altro che ripeterci ,in genere ( e nel male,purtroppo); fortunatamente non siamo tutti e tutte dai modi gretti,dei maleducati e delle maleducate..,lo so per aver viaggiato non poco,da povero, e vissuto da povero , e pure , al contrario, da accompagnatore turistico,e da turista,in questo cosiddetto Bel Paese ed in altre parti della cosiddetta civile Europa. Vi ho conosciuto pure le persone gentili,capaci di farti ricredere sulla nostra specie, l’ umanita’.
Esiste ,in fatto di modi ,la gente migliore..Come esiste quella peggiore e pure quella cosi’ cosi’.
Esistono gli egoisti,ipocriti e molto vanitosi, vivono infischiandosene del destino altrui e per apparire e non per essere.Per fare la bella vita solo loro.
In politica ,nell” informazione”, nell”intrattenimento di un certo qual cattivo gusto tipo, un po’ ,o tanto,ovunque ,lo stanno a dimostrare.
L’egoismo,l’ ipocrisia,il cinismo, il potere e il suo abuso ..il bullismo, pure quello del grado gerarchico ” superiore” verso coloro che sono considerati( ingiustamente.Siamo tutti e tutte persone) di grado gerarchico inferiore…per esempio : nelle soprintendenze,nei musei,negli istituti scientifici,e via dicendo..Quindi la sicumera ,la mancanza di rispetto tout court…e’ resa frustrante e lampante ,la fanno da padroni e padrone.
Con catastrofici risultati per chi non si puo’,o non si vuole,difendere.Di questi tempi si rischia persino il licenziamento se sei antipatico o antipatica ai capoccioni e alle capoccione delle direzioni, padronato o pubblica amministrazione.
E’ come se camminassimo all’ indietro .Andiamo sempre indietro,come i gamberi,e il fannullone gerarca politico simil Fonsi Fonsarelli o griffato ( ma pure altri ed altre ce ne stanno che riflettono quel tipo di dispotica mentalita’) ,il quale invece di prendersela coi veri responsabili ( le direzioni) si accanisce contro i lavoratori poverelli e le lavoratrici poverelle.Non contro i plutocrati partitocratici e boss di vario genere.Una vera e propria sindrome da homo politicus italicus.
Forse non e’ una sindrome soltanto italiana ( viaggiare vivendo da poveri per credere,oppure restando in patria per credere..).
Stiamo vivendo ( ri-vivendo) un bruttissimo tempo dove il bullismo si sostituisce all’etica comportamentale.
Un semplice,scarno,importante lessico: scusi ; grazie;per piacere; posso esserle utile?..
E pure qualche altra saggia,gentile,utile parola… da pronunciare con giusta tonalita’ insieme a un altrettanto delicato ed onesto sorriso ( ma soprattutto l’ umilta’ e il rispetto da parte di tutti e tutte verso tutti e tutte,e nei confronti della natura e l’ ambiente)….sarebbe non solo civile ed utile in tutte le lingue e culture del mondo ma addirittura auspicabile ed indispensabile.
Se poi aggiungessimo la pratica etica della vera giustizia,della vera uguaglianza e dello Sviluppo Sostenibile alla gentilezza dei modi, potremmo evitare persino i flussi migratori e le guerre.
Vladimiro sei davvero arrabbiato, eh?
Con i se e con i ma non potremo mai andare da nessuna parte.
Io credo che se ognuno di noi, nel suo piccolo, si comportasse nel rispetto dell’altro, vivremmo in un mondo migliore.
Poi, è utile iniziare noi (me) per primi (per prima). Non posso dire “sarebbe meglio se/sarebbe peggio se” se io per prima non chiedessi scusa, non fossi educata, ecc.
CONTINUA DAL PRECEDENTE SCRITTO POI COMMENTATO MA DA CHI
-toutcourtme – e’ un nome? Non vedo scritto il tuo nome e pure questo non e’ etico,da persone educate.Tu sei soddisfatta,invece? E come fai? Mi ripetero’ non per vizio di forma o cattiva sintassi ma per rispondere ai tuoi e di altri: senza se e senza ma,pappagallati dal Renzi.
Gli acronimi e gli slogan non fanno i cambiamenti etici e nemmeno piu’ belle o piu’ gentili le persone.
Eh gia’ c’ e’ pure chi se la passa tanto bene , al mondo, sia economicamente che socialmente e ambientalmente ( hanno tutto e piu’ di tutto e una lastra di travertino al posto della faccia.Fanno la predica agli altri e alle altre e non si avvedono di essere ridicoli e ridicole,pure se ricchi e ricche sono e magari ( siccome sono pure vanitosi e vanitose) vogliono pure andare in paradiso poi.
E quindi trovano “strano” lo scrivere ,e documentare, chi andando controcorrente da come le pensano loro ( e guai a chi non la pensa come loro…)del suo vero in difesa di chi povero e’ ,o povera e’ , vorrebbe che le cose andassero molto diversamente,ovvero:bene per tutti e tutte,invece.
Certo che l’ animo umano e’ almeno dualistico. Giano bifronte anticipo’ Jung. E’ dal tempo degli antichi romani,e ancor prima,la pratica dei ricchi sui poveri,dei patrizi sui plebei,dei potenti sugli inermi, dei coloro che si prendono tutta la ricchezza e pure i considerati schiavi.
I poveri sono gli schiavi del nostro tempo.
E non cessa la crudele pratica dell’ uomo sull’ uomo e sulla natura e ai danni dell’ ambiente.
Sono soprattutto l’ ingiustizia , l’ ipocrisia , il grande egoismo dei dominanti sui resi da loro dominati,maltrattati e maltrattate,a livello globale,ora,ad essere senza si’ e senza ma.
Vladimiro Rinaldi,sito web : http://www.apoesidi.com
Vladimiro, questo è il mio blog e racconto chi sono qui: https://tcespresso.wordpress.com/bio-me/ toutcourtme è il mio avatar, il nome del mio blog e della mia impresa (è una scelta).
In ogni dove troverai la mia faccia, il mio nome e cognome, perché voglio essere riconoscibile.
No, non sono maleducata.
A parte lamentare l’ingiustizia, non vedo e non leggo proposte costruttive. Solo un lamentarsi.
Non giustifico nemmeno io la crudeltà, l’ipocrisia e l’egoismo. Credo però che nemmeno puntare solo il dito sia giusto.
Nel mio post parlo di errori e dell’importanza di chiedere scusa. È quello che faccio io quando sbaglio. La speranza è che anche altri si comportino così, chiedendo (almeno) scusa. Se vedo commettere errori, lo faccio notare. Non mi nascondo dietro l’ipocrisia.
Ti faccio un esempio (piccolo, concreto).
Se vedo una persona buttare a terra una cartaccia, le raccolgo e gliela porgo dicendole “le è caduto questo” oppure la raccolgo e la butto io, dicendole che questo è anche il mio mondo e c’è bisogno della civiltà di tutti perché stiano tutti bene. Non mi metto a urlare “la gente butta a terra immondizia!” Do un esempio. Magari non serve a nulla, magari sì.
Voglio ancora credere che questo sia un mondo migliore. E per questo, cerco di agire per il bene comune e non solo per il mio tornaconto.
Ciao, Vladimiro.