Si dice e non si dice
Prima di tutto, devo ringraziare Lorenzo, perché ha sollevato il problema.
È una di quelle cose che non mi stanco mai di ripetere. Direi che ormai fa parte del mio DNA di comunicatrice Tout Court.
L’ho imparato prima di tutto all’università. Ricorderò sempre le parole di Annamaria Testa a lezione:
in pubblicità, in comunicazione non esiste “bello/brutto”, “mi piace/non mi piace”.
Esiste solo “è efficace/non è efficace”.
Ed è una cosa che sperimento ogni qual volta creo qualcosa di nuovo.
Un logo, un headline (titolo), una pagina di presentazione su un sito web, un post sul blog sono il frutto di una analisi attenta di quello che si vuole comunicare. Parte tutto da una ricerca, da un confronto e da un incontro.
Quando devo realizzare, creare e scrivere per il cliente, prima di tutto, lo tempesto di domande. Devo conoscere lui (lei) e la sua realtà, devo entrare in relazione con lui per creare qualcosa di efficace. La scelta di un colore, di una forma, di un tono di voce che rispecchi l’identità.
Come deve essere una comunicazione per essere efficace? È quella che suscita emozione. È quella che viene ricordata e riconosciuta. È quella che si differenzia dagli altri. È quella che ti mette in relazione con l’altro. È quella che parla alle persone a cui vuoi parlare. È quella che rispecchia ed è in linea con la tua identità. È quella che dice la verità.
Guarda questo video di Ikea.
È meraviglioso. E sì. È efficace.