Storia di un’inclinazione che si moltiplica

Il cambiamento. Non piace a tanti, perché fa paura. Paura dell’ignoto, paura del che cosa arriverà dopo. Ci lascia sempre un po’ così, con gli occhi sgranati a cercare zone di confort, per ritrovare la via. Cerchiamo punti fermi dove aggrapparci e riprendere fiato.
Però non possiamo impedire al cambiamento di arrivare. E non possiamo ignorarlo, perché ci sta addosso come una zanzara assetata di sangue.
O ci adattiamo (e reagiamo) o rimaniamo fermi. E come ho detto nella mia storia, a restare fermi non si evolve, non si cresce.
Quando ero bambina, volevo crescere in fretta. Diventare grande e cambiare il mondo, ché non mi piaceva così com’era. E crescendo ho capito che se volevo cambiare il mondo, dovevo partire da me.
L’ho detto e ridetto: il cambiamento è l’unica costante della nostra vita. Della mia senza dubbio: cadere, rialzarsi e ricominciare a correre.
Si dice che tutte le cellule del nostro corpo si rigenerano in media ogni 7 anni. Cambiamo pelle e diventiamo una persona nuova. Questo cambiamento non è visibile, ma in qualche modo diventiamo qualcos’altro.
Vi ho raccontato del #toutcourtKaizen. Il mio modo per raccontare il cambiamento, che io chiamo evoluzione. Ecco. L’ho fatto di nuovo.
Però è per dirvi che ho fatto qualcosa di bello. Anzi di grandioso.
toutcourt.me è nuovo ed è online.
Non ho fatto tutto da sola. E sai perché? Perché per crescere c’è bisogno degli altri. Stringi alleanze, sostieni le persone, lavora con gli altri e chiedi aiuto.
Ecco: per crescere c'è bisogno degli altri. C'è bisogno di lavorare insieme, stringere alleanze, sostenersi, confrontarsi.#toutcourtkaizen
— Tatiana Cazzaro (@tatianacazzaro) June 24, 2015
Ci piace pensare che per fare il nostro lavoro bastiamo noi e noi soltanto: lupi solitari in cima alla montagna.
La verità è che nessuno può farcela da solo. La cosa più bella è avere una squadra che ti sostiene, che vive con te la vittoria o ti abbraccia dopo una sconfitta. Sì, perché festeggiare da soli fa schifo.
“Non basta fare rete, bisogna stringere i nodi.”
Quindi,
grazie Aldina, Luca, Marilena. Perché siete sinceri. Perché siete professionisti grandiosi e amici fidati. Che ve lo dico a fare?
E grazie a chi, come loro, respira con un ritmo vicino al mio.
Noi siamo a nostro agio con persone che hanno un respiro o un passo simile al nostro: inspirare ed espirare insieme è una forma di sintonia invisibile eppure molto potente e democratica, perché va al di là delle somiglianze superficiali.
(Grazie a Mafe e a quello che ha scritto qui)
E allora oggi festeggio con loro, perché Toutcourt è di nuovo online. Per stare con le persone e continuare a fare rete, stringendo i nodi.
[…] che mi ha fatto mettere in discussione (ma va?). Grazie al lavoro di Luca, Aldina, Marilena il sito va online nei tempi […]
[…] che mi ha fatto mettere in discussione (ma va?). Grazie al lavoro di Luca, Aldina, Marilena il sito va online nei tempi […]