FA321: dove la musica e l’ascolto sono terapia

[Dedicato]
Con il cuore, per Fabrizio, per Marilena e per chi sa ascoltare, davvero.

 

Quando Marilena mi ha chiesto di sostenere il progetto FA321, ho risposto: “dimmi cosa vuoi che faccia”. E lei mi ha detto di scatenare la penna. Io scateno la tastiera, che si alterna alla penna e mi metto a scrivere. Di getto, di impulso, senza freni. Il sottofondo è rock, come as you are.

Basterebbe solo ascoltare.
Basterebbe accettare le persone come persone.
Basterebbe.

Siamo nati sociali. E comunichiamo nel momento stesso in cui veniamo al mondo. Abbiamo bisogno degli altri, perché è nell’altro che ognuno di noi si riconosce come persona. Che poi significa mettersi in relazione, in ascolto, in sintonia, per capire il nostro posto nel mondo. Abbiamo bisogno di essere ascoltati e abbiamo bisogno di ascoltare. E non solo con le orecchie: abbiamo bisogno di ogni senso.
Ascoltare o, meglio, mettersi in ascolto significa superare se stessi, mettendosi in pieno nei panni dell’altro per capirlo, comprenderlo, aiutarlo. E sì, accettarlo, con le orecchie, con gli occhi, con le mani. Con il cuore.
Accettare l’altro è accettare (anche) se stessi. Perché in fondo, gli altri siamo noi.

Che cos’è FA321?

FA321 è un modo diverso di raccontare (anche) la psichiatria. È un progetto di ascolto, e prima di tutto un atto d’amore. Verso Fabrizio Florio, che il 13 settembre 2013 muore per infarto nel mare di Sanremo. Dopo la sua scomparsa, la famiglia di Fabrizio trova una cartella salvata sul pc, intitolata “il libro”.  Marilena scrive: “Sì, Fabrizio stava scrivendo un libro, era solo agli inizi, ma il capitolo due porta il titolo “Psichiatria”. Ho letto e riletto ogni parola di mio fratello fino a consumarne il senso. Mi sono chiesta quanto io abbia rivolto il mio ascolto a lui, io che parlo di ascolto attivo in ogni seminario che tengo… proprio io. Cercando di ascoltarlo con ogni cellula, ho tagliato le parti più intime che (forse) lui non avrebbe condiviso, lasciando parti di lui che possono risuonare nel cuore di altri. In fondo, gli altri siamo noi.

Un racconto intenso, un diario lucido sul significato della sua malattia (disturbo bipolare) e del vivere con essa. Racconta di quanto l’ascolto, quello vero, può diventare terapia. E di come la musica lo abbia sempre accompagnato.

Ed è per questo che il 18 settembre ci sarà il concerto per Fabrizio. Una serata per ricordarlo, per averlo in mezzo a noi, per far sì che il suo cuore batta, ancora, insieme ai nostri.

La musica sarà la nostra terapia e i cuori batteranno all’unisono.

 

Il concerto non sarà fine a se stesso, ma il primo passo, l’inizio di un cammino verso la speranza di un ascolto più forte, più attivo e profondo di noi stessi e degli altri.

Marilena con la sua famiglia e con l’associazione Per contare di Più hanno dato vita a FA321 con il sostegno di professionisti e partner che si sono messi in ascolto e hanno dato il loro contributo al 100% solidale.

FA321 è un progetto che nasce e cresce per tutte quelle persone che vivono il disagio mentale: è insieme un atto d’amore e un atto concreto di raccolta fondi per sostenere il progetto BORSE LAVORO dell’associazione Per Contare di Più, a totale beneficio degli utenti con disagio mentale che necessitano dell’inserimento lavorativo per riprendersi un posto nella società, che appartiene anche a loro. Perché se il lavoro è un elemento indispensabile per la dignità di ogni persona, allora esso è lo strumento sociale, insieme all’accoglienza dell’altro, più efficace nelle buone pratiche di riabilitazione psichiatrica.

FA321, dove la relazione, l’ascolto e le persone, e non la chimica e l’istituzionalizzazione, possono essere terapia. Insomma, comunicazione.

 

Qui c’è il programma del concerto e qui la finalità.

Io ho scelto di sostenere il progetto con il cuore. E il 18 settembre sarò al Vecchio Mulino.
Ci vediamo là?

Credits foto: Marilena Florio

Tatiana Cazzaro
copywriter relazionale e communication strategist
Da bambina scrivevo sui muri. Oggi scrivo dappertutto. Mi occupo di scrittura, strategie di comunicazione e formazione. Aiuto le persone e le imprese (che sono fatte di persone) a scoprire un modo nuovo di comunicare e raccontarsi, che parte da chi vogliono diventare.
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