Faccio piangere le persone (con le parole)

Le parole sono potenti.

Sono strumenti in grado di far muovere il mondo. Fuori e dentro di noi. L’ho riscoperto circa un anno fa, quando ho sentito forte la necessità di cambiare il mio payoff.

Far accadere le cose (con le persone) attraverso le parole.

È stato più il frutto di una evoluzione: più guardavo il mio lavoro più mi rendevo conto di quanto questa cosa fosse già dentro di me.
E poi accade una cosa: ho fatto piangere una mia cliente.
La chiamerò Anna (mi piacciono i nomi palindromi). Anna mi ha chiesto di aiutarla a scrivere i testi del suo sito. Si è resa conto che, a distanza di un anno, quei testi non arrivavano. Erano distanti dai suoi potenziali clienti. E, soprattutto, non raccontavano il valore vero racchiuso nel suo lavoro. Siamo talmente immersi nella nostra quotidianità da dimenticarci (troppo spesso) di raccontare il valore che portiamo.
Le ho proposto di lavorare prima a riprogettare la sua identità e la sua presenza (online e offline) e poi alla scrittura vera e propria dei testi.

 

La fase di ricerca, analisi e progetto è indispensabile per la buona riuscita del lavoro e precede – di molto – la creazione di tutto il resto (la scrittura vera e propria) che è sempre il risultato finale, mai una premessa iniziale.

 

Abbiamo camminato insieme per più di due mesi. Un periodo intenso fatto di parole e silenzi, per smontare e rimontare tutto. Mettere in piedi un percorso di questo tipo non è una passeggiata: è snervante e fa pure incazzare. Ecco perché prima di iniziare metto in guardia i miei clienti: “devi essere pronto a lasciare andare e a farti guidare.”
Anna si è fatta guidare e ogni volta una nuova scoperta, una nuova consapevolezza, una nuova prospettiva. Solo dopo mi sono dedicata ai testi del suo sito. La scrittura vera e propria è arrivata solo dopo averla ascoltata, tanto.
Anna si è fidata e affidata.

 

Far accadere le cose (con le parole)

L’ho chiamata: “ho finito di scrivere. Vengo da te a leggerti le tue parole.”

Già. Le tue parole. Noi copywriter usiamo le parole per raccontare le storie degli altri e quelle parole sono sempre il frutto della voce delle persone che si affidano a noi.

Non sono mie le parole. Sono sempre quelle degli altri.

Il talento sta nell’ascoltare, tanto, saper leggere il non detto e, solo alla fine, mettere ordine.

Dicevo: ho voluto incontrarla di persona e leggerle ad alta voce le sue parole. Quando prendono vita attraverso la voce, le parole fanno accadere le cose.

E quello che è successo dopo, beh, devo dirtelo. Mi ha tolto il fiato. Anna ha pianto tanto prima di riuscire a dirmi “è pazzesco cosa possono fare le parole”.

Ho pianto anche io, mentre leggevo, mentre la ascoltavo, mentre la abbracciavo.

 

 

Tatiana Cazzaro
copywriter relazionale e communication strategist
Da bambina scrivevo sui muri. Oggi scrivo dappertutto. Mi occupo di scrittura, strategie di comunicazione e formazione. Aiuto le persone e le imprese (che sono fatte di persone) a scoprire un modo nuovo di comunicare e raccontarsi, che parte da chi vogliono diventare.
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