Sulla paura

Simona Sciancalepore
Per ricominciare riparto da qui.
Questo 2018 è iniziato subito catapultandomi in un nuovo inizio che tanto nuovo non è. Dopo un 2017 difficile che mi ha fermata, bloccata, non posso dire di essere pronta a ripartire.
Che poi, ripartire: non si è fermato nulla, è solo un proseguire, andare, tornare, fermarsi, cadere, rialzarsi e ricominciare a correre.
Insomma, arrivo da un anno davvero difficile, complicato, da dimenticare. Il 2017 è stato un anno faticoso sotto diversi punti di vista. Ho visto il mio coraggio schiantarsi per l’ennesima volta, ho visto la mia autostima dimezzarsi e la voglia di mettere la parola fine a un bel po’ di cose presentarsi quasi ogni giorno.
Ho smesso di fare cose per paura.
Che poi: paura di che? Nella mia vita e soprattutto nell’ultimo anno ho rinunciato a un sacco di cose solo per paura di fare scelte sbagliate, di espormi, di dire la mia. E sai cosa è successo? Ho sempre perso. Ho perso occasioni di dire la mia, di far sentire la mia voce. Ed è successo che moltissime persone mi hanno detto e scritto «Tatiana ci manchi».
Mi sono nascosta e ho nascosto la mia scrittura, che è la mia essenza, dietro il lavoro (è tanto, non ce la faccio), mi sono nascosta dietro gli impegni (troppi), mi sono nascosta dietro la stanchezza (oggi sono esausta. Domani).
E il risultato è uno, solo uno: sono sparita.
Sono seduta qui davanti alla vita che scorre e mi sto perdendo il mondo. E io non me lo voglio perdere perché io lo voglio cambiare il mondo. Con la mia presenza e non con la mia assenza.
E allora riparto da qui.
Ci voglio provare. No, lo voglio fare. Lo dice pure Marianna.
E sai che c’è?
Non voglio più scappare. Voglio volare.
PS: stammi addosso.
Photo credits: Photo by Kelly Sikkema on Unsplash